Le seduzioni di Clarissa

di

pagg. 98

Cm 15x21

ISBN 9788896753170

 

Prefazione di Sandro Marini

Scrittura, pittura e musica e un filo rosso che le attraversa: l’amore per la poesia, l’ideale della bellezza, la passione per la vita. Può essere riassunta così la ricca vicenda esisten-ziale di Agnese Maddalosso che oggi pubblica ancora un intrigante romanzo. In esso gli elementi appena segnalati sintetizzano le molteplici esperienze di vita dell’artista. Sì, perché l’intrigo delle molteplici trame narrative, scaturite ed elaborate con libertà inventiva, attingono alla memoria o al rimpianto di più o meno lontane vicissitudini autobiografiche dell’autrice.
La protagonista del romanzo, Clarissa, delinea un personaggio vitale e appassionato, animato da un consapevole sentimento della libertà individuale, operoso e volitivo, intima-mente rivissuto e trasfigurato da una sensibilità emotiva coinvolgente e da una seduttiva connotazione fantastica. Queste parvenze sono proprie di quelle cangianti sostanze che muovono i sogni.
Sulla spinta dei ricordi e sul fascino dell’accensione onirica, Clarissa idealizza e amplifica, a volte sospinta nel flusso dei frutti piacevoli delle situazioni felici, più spesso mossa dal cruccio per le speranze tradite, realizza immancabilmente plastiche evidenze rappresentative. E sempre restituisce agli esseri umani e agli eventi accidentali.
Balzano così in primo piano le altre presenze di questo affresco evocativo, di questi fatti individuali e delle connessioni storiche e ambientali. Tutto nel contesto di una Roma intraprendente, caleidoscopica, del secondo dopoguerra: la Roma degli ambienti medio borghesi molto operosi, la capitale delle élites intellettuali dalle speranze fiduciose.
Clarissa, in questo contesto dinamico, si prospetta quale immagine della donna nuova consapevole di una propria libertà umana, di una autonomia femminile, di una coscienza morale.
Gli altri attori che affiancano Clarissa balzano in primo piano come vivificati dalla pregnanza vitale della protagonista. Come dimenticare il volto illuminato di Serge, il suo carisma di pianista ispirato che si eclissa nei turbini di una vita errabonda di artista, per poi ricomparire presenza appassionata e irruente nell’epilogo del racconto? Un destino di affetti, di passione, di morte, il tutto nella confluenza di sogni condivisi che, poi, la vita ingrata strappa all’amore e alla speranza.
Il romanzo si colora pertanto di tristezza e di mestizia, di struggenti aneliti erotici: tema familiare, caratteristico della narrativa di Agnese Maddalosso, modulazioni cromatiche e segniche che ritroviamo anche nel simbolismo iconografico e trascolorante della pittura dell’artista di Piazzola sul Brenta. Sempre determinante ci appare perciò la sostanza affettiva che anima il racconto e suggerisce, per segni elegantemente stilizzati, una tensione erotica vitale, intensamente spirituale.
La libertà con la quale questi contenuti vengono espletati attestano la istintiva naturalezza di un carattere libero e di una sensibilità profondamente femminile.

 

Le seduzioni di Clarissa

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