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Elegia di Ricardo Franco Levi

Ricardo Franco Levi - Foto Wikimedia Commons

In queste ultime settimane si sente parecchio parlare di Ricardo Franco Levi. Al di là delle polemiche del momento, desideriamo contornare la sua figura in modo un po' più completo, per salutare questa figura che molto ha fatto per l'editoria italiana, facendone una summa. Diciamo “salutare” questa figura perché, anche solo per ragioni anagrafiche, probabilmente chiude con questa coda la sua vita pubblica... o almeno questo è ciò che temiamo, vedremo se il tempo ci darà ragione oppure no.

Levi, nato a Montevideo nel 1949 (sì, ha 74 anni…), ha studiato Scienze Politiche a Bologna, diventando poi giornalista in diverse testate nazionali. Vicino a posizioni democratiche, è stato amico e portavoce di Romano Prodi, sia in Italia durante il primo governo, sia in Europa quando Prodi è stato presidente della Commissione Europea. Poi diventa deputato nel 2006 e diventa sottosegretario con delega per l'editoria.

Nel 2011 diventa primo firmatario della mitica Legge Levi, ovvero la “anti-Amazon”, che per prima pone un freno alla scontistica applicabile al mondo del libro. Inizialmente il limite era al 15% sul prezzo di copertina, poi dal 2020 durante la pandemia (il 25 marzo 2020, in pieno lockdown!) è stato portato al 5% (con varie eccezioni). Legge osannata dai librai che si vedevano mangiare la terra da sotti i piedi dai colossi online, legge meno osannata dagli editori che infatti si stanno inventando qualsiasi cosa per promuovere i propri libri in modo diverso (abbinando sacche da spiaggia, ciabatte, due libri al prezzo di uno e così via).

Successivamente Levi si stacca dalla politica attiva e diventa nel 2017 presidente dell'AIE. Succede in tale carica a Federico Motta, defenestrato dopo l'annosa polemica sul Salone del Libro di Torino e le disastrose gestioni della fiera concorrente, tenutasi a Milano per due anni, denominata “Tempo di Libri”.

Tra le sue opere meritorie è necessario citare il forte sostegno per la Carta del Docente, che assieme alla 18app ha consentito un aumento del gettito delle entrate del mondo del libro, destinando alla spesa per “prodotti culturali” (tra cui anche i libri) più di 260 milioni di euro.

Un momento importante (e giustamente celebrativo) è stato il 150° della fondazione dell'Associazione Italiana Editori, nel 2019, festeggiato all'Auditorium Parco della Musica assieme al Presidente della Repubblica Mattarella (non abbiamo trovato foto free dell'evento, sorry).

Vogliamo ricordare infine il grandissimo, direi fondamentale aiuto che Ricardo Franco Levi ha dato al mondo editoriale durante il periodo Covid: è stato infatti grazie alle sue insistenze se durante il secondo lockdown le librerie sono potute restare aperte, essendo inserite tra i cosiddetti “servizi essenziali”. Non finiremo mai di ringraziare per questo Levi, perché senza questa azione forte di difesa del settore editoriale, probabilmente buona parte dell'editoria sarebbe defunta nel 2020. Grazie ancora per questo sforzo di elevatissima importanza per tutti noi editori.

Come ultime due note, quelle forse più importanti, ma anche quelle che gli hanno creato grattacapi. Prima infatti l'elezione a presidente della FEP (Federation of European Publisher), ruolo di elevato carisma, nonché la nomina dell'Italia come Ospite d'Onore alla Frankfurter Buchmesse del 2024, ovvero la fiera più grande del mondo a livello editoriale che l'anno prossimo vedrà il nostro Paese, dopo più di vent'anni, assoluto protagonista del mondo del libro a livello globale.

Gioie e dolori per quest'ultima: infatti Levi viene sì nominato a Commissario straordinario per l'organizzazione di tale evento (epocale per certi versi), ma dall'altra parte proprio qui iniziano le rogne.

Infatti prima invita poi recede dall'invito ad aprire la manifestazione a Carlo Rovelli (uno dei maggiori autori italiani di questi ultimi anni). Tutto ufficialmente “per non riaprire le polemiche contro l'attuale governo”, ma il mondo editoriale al completo si schiera con Rovelli contro la “censura preventiva”; Levi si rende conto di avere (lo dico in francese) pestato il merdone, fa un passo indietro, chiede scusa (cosa assolutamente meritevole) e reinvita Rovelli, il quale accetta le scuse e l'invito.

Ciò non bastasse, Libero una settimana dopo scopre che la comunicazione dell'evento di Francoforte è stata appaltata all'azienda dove lavora il figlio di Levi. Il quale difende il figlio (giustamente), dice che è una coincidenza e che non c'entra niente ecc ecc.

Poi rassegna le dimissioni da Commissario, subito accettate dal ministro.

Il tutto succede a meno di un mese dalla possibile rielezione per il quarto mandato da presidente AIE (non era una rielezione, ma un “allungamento” del periodo, proposto per via proprio della sua nomina a commissario per la FBM2024), che si sarebbe dovuta tenere il 27 giugno prossimo. Ah, le sfortunate coincidenze che vedono decadere Commissario e Presidente a un mese dalla riconferma... E ora, nelle segrete stanze (già mi vedo Del Giudice a telefonare in giro a tutto spiano), si sta decidendo chi dovrà succedere a Levi, e qualcosa ci suggerisce che sarà un nome che piacerà anche a destra. Infatti si sono dati tempo 4 mesi per trovarlo, questo nome.

Ci dispiace dunque per la dipartita di Levi da presidente AIE, ma soprattutto non vorremmo che il suo nome venisse in futuro sempre associato solo alle sue ultime figuracce: ha fatto tanto di buono per il mondo del libro, e ci piacerebbe che venisse ricordato anche per questo. Soprattutto per questo. Ci dispiace infine che non potrà veder nascere un progetto al quale Levi stava lavorando da tanto tempo: la Legge Quadro per l'editoria libraria, da tanto attesa da editori e librai. Speriamo che il suo successore (o perché no? La sua success... succeditrice? Successora? L'eventuale Presidentessa successiva) possa farsi araldo di questo progetto e portarlo a compimento.

Ricardo Franco Levi: ancora grazie per tutto il pesce, e arrivederci a presto.

 

Legge Levi: https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_27_luglio_2011_n._128

 

Elezione di Levi a presidente AIE: https://www.ilpost.it/2017/06/28/ricardo-levi-nuovo-presidente-aie-editori/

 

Tempo di Libri: https://www.ilsole24ore.com/art/tempo-libri-si-ferma-niente-salone-milano-2019-AEraBeyG

 

I 150 anni di AIE: https://www.illibraio.it/news/editoria/150-associazione-italiana-editori-1194614/

 

L'appello di Levi durante il secondo lockdown: https://www.illibraio.it/news/editoria/appello-editori-libro-bene-essenziale-1391422/

 

Levi presidente FEP: https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/2022/11/04/ricardo-franco-levi-presidente-della-federazione-editori-europei_f12a2628-21ef-489e-9494-85e572807c97.html

 

Italia ospite d'onore alla Buchmesse 2024: https://www.giornaledellalibreria.it/news-notizie-dallaie-italia-ospite-donore-alla-buchmesse-2024-ricardo-franco-levi-commissario-straordinario-del-governo-4818.html

 

Rovelli “espunto” dalla Buchmesse: https://www.corriere.it/cronache/23_maggio_12/primo-maggio-rovelli-punito-niente-fiera-francoforte-671cfb70-f107-11ed-a7ab-be01d764a27b.shtml

 

Dietrofront di Levi a Rovelli: https://www.rainews.it/articoli/2023/05/dietrofront-su-rovelli-alla-fiera-del-libro-di-francoforte-levi-ci-ripensa-rinnovato-linvito-780d243c-5f65-4f97-8c21-466d47788516.html

 

Scoop di Libero: https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/35900175/riccardo-levi-guru-pd-fedelissimo-prodi-appalto-societa-figlio.html

 

Dimissioni di Levi: https://www.ilmessaggero.it/politica/ricardo_franco_levi_figlio_dimissioni_ministro_sangiuliano_rovelli_fiera_francoforte-7425470.html

 

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