Diego Giovine, Pietro Giacobbi e Alessandro La Penna e "Inferno Ucraina andata e ritorno"

Diego Giovine

1- Avere il libro tra le mani è una soddisfazione incredibile quasi un sogno sapendo soprattutto che lo scopo è benefico.
2- Il viaggio è stato un capolavoro di lucida follia, penso che sarebbe importante tornare in Ucraina con altri aiuti.
3- Gli obiettivi di Progetti per l’infanzia sono la costruzione di un asilo a Bucha, città martire , acquistare materiale didattico  e ricreativo per bambini non solo Ucraini ma anche di altri paesi bisognosi.

Pietro Giacobbi

1- La sensazione che domina le mie giornate è quella di sentirmi un po’ inadeguato per questo ruolo, di “rubare” una visibilità che non merito. Il merito è di chi ci ha messo nelle condizioni di fare questo viaggio. Se poi, però, penso a cosa è scaturito dal senso di profonda gratificazione provata e il conseguente desiderio di “non far finire la cosa lì”, mi sento molto speranzoso e orgoglioso del progetto avviato.

2- Del viaggio, che è stato lungo come percorrenza ma brevissimo come tempo impegnato, mi resta la sensazione di averlo vissuto con una spensieratezza che adesso, a mente fredda, può essere confusa con imprudenza e incoscienza. Nel rivivere i km e km percorsi, specialmente in Cecoslovacchia, senza vedere una casa e soprattutto senza trovare non dico un Autogrill ma un distributore di benzina, mi fa pensare che è andato tutto proprio bene! E che dire di aver affrontato un viaggio con direzione Ucraina con le sole carte d’identità senza passaporto! Perché il problema non è stato arrivare lì ed effettuare la consegna ma rientrare in Europa!

3- Le mie aspettative sono di veder piano piano crescere questa creatura appena nata, di riscoprire attraverso le donazioni quello spirito di fiducia nei nostri confronti che ha alimentato le donazioni che hanno permesso il viaggio. Un'altra aspettativa è quella di poter rivedere l’amico Vasyl perché vorrebbe significare che abbiamo raggiunto un nostro obbiettivo. Ciò significherebbe inoltre ricevere un abbraccio, un abbraccio come quello ricevuto e ricambiato in Ucraina, un abbraccio che per le sue implicazioni è impresso nel mio cuore e, ne sono sicuro, nel cuore dei miei compagni.

Alessandro La Penna

1- Avere un mio libro nelle mie mani mi rende veramente fiero… perché per me, che non sono del settore, avere avuto l’opportunità di fare qualcosa per far sì che sai scrivesse un libro è tanta roba!

2- Se ripenso al viaggio che abbiamo fatto ora di sicuro penso che siamo stati dei grandi, sicuramente non da tutti… cosa che fino a che non ho letto il libro mi dicevo: bah, non vedo nulla di speciale 😅

Lo abbiamo fatto così di pancia che secondo me ci rendiamo conto solo ora.

3- Gli obbiettivi sono molteplici, ma non semplici da realizzare. Sicuramente in primis poter realizzare una scuola per bambini in Ucraina, a guerra finita ovviamente. Poi tanto altro, se potremo, in base anche a quanto riusciremo a racimolare dalle donazioni.