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Che si legge durante la pandemia?

Stando alla classifica di Ibuk (il portale di proprietà del gruppo GeMS che rileva le vendite delle librerie iscritte al gestionale Arianna), ovvero la più attendibile del mercato, vede al primissimo posto Spillover di David Quammen, che spiega in modo scientifico come evolvono le pandemie nel mondo. Un testo del 2017, frutto di anni di lavoro da parte del suo autore, che in modo quasi profetico va a svelare al lettore il meccanismo fondamentale del “salto di specie”. Ma non c'è solo approfondimento: al secondo posto troviamo (sorpresa!) il Messalino! Pare dunque che la religiosità in Italia non sia affatto scomparsa, ma che in modo forse sotterraneo sia in realtà fondamentale per la vita spirituale delle persone: la mancanza della possibilità di “prendere Messa” si fa sentire, portando questo semplice testo alla ribalta (forse nella storia) della classifica di vendita.

 

Infine dopo si va nella classicissima narrativa, con “I Leoni di Sicilia” e via così, per soddisfare il bisogno di svago degli internati durante la pandemia.

 

Il che va a collimare perfettamente con i dati internazionali: stando a questo articolo de “Il Giornale della Libreria”, in Germania e Austria va più o meno allo stesso modo che in Italia. Cioè si registra un crollo assoluto del mercato librario, ma per alcuni settori meno che in altri: se da un lato collassano i libri di viaggio (e chi se la sente di prenotare le vacanze adesso?), dall'altro i libri di narrativa e per bimbi e ragazzi calano “solo” del 18%, tutto il resto ha discese molto più marcate.

 

Come dice la nostra amica Elisabetta Sgarbi: pensare che fino all'anno scorso si gridava al disastro per cali dell'1%! (Ogni tanto la dice giusta eh).

 

Poi siamo andati a verificare i dati di chiusura-apertura degli editori in Italia: se da un lato chiudono ben 33 marchi editoriali (e ci dispiace in particolar modo per Gorilla Sapiens, che apprezzavamo moltissimo), dall'altro la vitalità dell'editoria si conferma con la nascita di 27 nuovi marchi che vanno a rimpolpare la ricchezza delle proposte librarie. L'impressione è che sia ancora troppo presto per vedere i reali effetti della pandemia per il mondo dei libri: ne riparleremo tra qualche mese...

 

Buona festa dei lavoratori per domani, e a maggio... si riparte! (Speriamo).

 

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