Matteo Mohorovicich, dalla sua posizione al TGR Veneto, è sempre in prima linea di fronte alle notizie. Grazie a questo suo punto di vista è in grado di avere un'ottica ad ampio raggio su quanto accade nel mondo, e ha trasposto questa sua visione in un romanzo splendido, che parla di temi di strettissima attualità.
Ninì è un bambino “ampidusano” con un passato familiare difficile, travagliato, e toccato profondamente dalle vicende degli immigrati che sbarcano a pochi passi da casa sua. Per motivi di lavoro è costretto a trasferirsi dalla sua isola a Bolzano, dove suo padre può lavorare nel bar dello zio, per tirare a campare. Qui Ninì conosce un suo coetaneo, che gli fa vedere le cose in modo nuovo, ma entrambi avranno da imparare l'uno dall'altro, per crescere, per diventare amici.
Matteo sfrutta le sue abilità di comunicatore per rapire sapientemente il lettore, con le descrizioni delle spiagge lampedusane e delle avventure di Ninì. Al contempo tocca questioni che spingono chi legge alla riflessione, per capire meglio ciò che può provare il cuore di un ragazzino di fronte a ciò che lo circonda, spesso tematiche ben più grandi di lui, affrontate sempre con cuore semplice e generoso.
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